Gli operatori preposti al Centro Diurno Integrato, ciascuno in relazione alle proprie competenze, svolgono un lavoro d’equipe condiviso, dove le informazioni e gli interventi si sforzano di essere patrimonio di comune conoscenza e comuni obbiettivi.
Il Comune, quale ente titolare dell’accreditamento, sovraintende il servizio di coordinamento e mediante il referente del servizio (gestito dalla Fondazione Serlini), raccoglie le problematiche e i bisogni degli ospiti, evidenziati anche dagli operatori assistenziali e provvede a segnalarli in base alla tipologia (famiglia, equipe di lavoro ecc.). Tiene regolarmente i contatti con le famiglie, con i Servizi sociali territoriali, comunica agli operatori dei servizi amministrativi variazione circa la frequenza e la presenza degli ospiti, concorda e/o informa la Direzione Sanitaria del Servizio circa i progetti e le linee operative seguite, verifica le consegne assistenziali, prende atto delle indicazioni mediche e infermieristiche e controlla che tutti gli operatori dell’equipe ne siano debitamente a conoscenza.
Il ruolo dell’operatore sanitario si declina non solo attraverso l’aiuto all’ospite nell’espletamento dei bisogni quotidiani, con funzione di supervisione, vigilanza e controllo, ma soprattutto si traduce in capacità relazionali, di ascolto e di attenzioni, con disponibilità all’interazione attiva e alla gestione del tempo libero dell’anziano con attività d’iniziativa autonoma (lettura del giornale, giochi, passeggiate in giardino, canti, balli, giorno della bellezza ecc.) o progettuali condivise (laboratori a progetto con l’educatore o il fisioterapista).
Svolto da operatori professionali, quello dell’infermiere si pone come ruolo di tramite principale tra i bisogni assistenziali dell’ospite e le evidenze sanitarie. Comprende i procedimenti più propriamente assistenziali, quali la preparazione e somministrazione delle terapie prescritte dal medico di base (MMG), la rilevazione periodica dei parametri vitali, l’intervento in caso di malori e/o problematiche di evidente natura sanitaria ed effettua gli eventuali prelievi per esami diagnostici.
Il servizio mira a contrastare il decadimento generale considerando le capacità residue dell’ospite. Le attività vengono svolte lungo tutto l’arco della settimana sia in gruppo che singolarmente, sulla base delle prescrizioni mediche specialistiche e secondo quanto stabilito dal piano specialistico di ciascun ospite.
Favorisce la prevenzione, la diagnosi, la terapia e la riabilitazione dell’ospite anziano affetto il più delle volte da polipatologie a decorso cronico, deficit cognitivi e neurologici con rilevanti risvolti sociali, relazionali e comportamentali.
L’attività preventiva occupa ancora nell’anziano uno spazio di rilievo essendo rivolta alla profilassi dell’influenza, al monitoraggio del diabete mellito, degli abusi alimentari, della denutrizione e della disidratazione, alle prevenzioni dei decubiti, dell’osteoporosi o della conservazione di un’adeguata attività mentale e relazionale.
L’attività diagnostica e terapeutica si articola sulla visita medica all’ingresso e periodica, sulla valutazione funzionale, l’aggiornamento della cartella clinica. Le eventuali visite specialistiche, gli esami ematochimici e strumentali, così come i vari interventi diagnostici e i provvedimenti terapeutici che si rendessero necessari durante l’ospitalità vengono presi in accordo col medico di base, cui l’ospite è e rimane in carico.
Responsabile dei progetti è l’animatrice del centro. Il servizio mira a valorizzare la persona in quanto tale ancor prima di scoprire capacità residue e abilità. Pertanto la storia personale passata e presente sono fondamentali punti di partenza per un’adeguata accoglienza e una serena permanenza futura al centro. L’educatore provvede alla compilazione e all’aggiornamento della scheda “cartella servizio animazione” in collaborazione con l’ospite (se è possibile) e con la famiglia.
La cucina:
A particolari esigenze nutrizionali della persona viene data risposta con specifiche diete. Qualora non siano presenti restrizioni alimentari dovute a malattie, allergie o intolleranze, il menù prevede alcune scelte liberamente effettuabili dall’ospite. La giornata alimentare prevede prima colazione, pranzo e merenda. Dal 2021 i pasti del CDI sono preparati dalla cucina interna della Fondazione.
La giornata dell’ospite alterna periodi di impegno sanitario-riabilitativo, assistenziale, sociale e ludico a periodi di riposo.
L’alimentazione è particolarmente curata, per assicurare all’anziano i nutrimenti e le calorie necessarie, mantenendo una certa varietà degli alimenti e considerando i limiti delle esigenze dietetiche, i gusti particolari legati alle tradizioni culinarie della persona.
8,30
Accoglienza dell’ospite
8,40
Colazione e momento di socializzazione
9,00
Attività di animazione e/o fisioterapia secondo il programma individualizzato prestabilito
12,00
Pranzo
12,45
Accompagnamento ospiti per il riposo pomeridiano
13,45
Levata
14,00
Attività di animazione e/o fisioterapia secondo il programma prestabilito
16,00
Merenda e idratazione
17,00
Rientro al domicilio
17,30
Chiusura del Centro Diurno